« e non Dio ma qualcuno che per noi lo ha inventato ci costringe a sognare in un giardino incantato. » F. De Andrè
(da "Un blasfemo", nell'album Non al denaro, non all'amore né al cielo)
PARADISO: secondo la dottrina cattolica, eterno soggiorno beato promesso alle anime dei giusti, dopo la morte, con la visione beatifica di Dio
PARADISO: [in senso figurato] stato di serena felicità; luogo tranquillo e bellissimo
Un giorno, una persona a me cara, mi ha detto che non aveva paura di morire. Dice di essere curioso di vedere cosa ci sarà dopo. Pazzo? No! Credente. Crede in Dio, o chi per lui..
Molti dicono che dopo la morte c'è un'altra vita, migliore di quella terrena.
Una vita che, in confronto all'eternità, è uguale solo ad un battito di ciglia...
Poeti e citazioni a parte.. Perchè parlo di questo? La cara persona sopracitata, ha scritto un libro (se lo pubblicano ve lo consiglio ^^). L'ho finito di leggere ieri. E' un horror, ben fatto, non c'è che dire. Una storia che da normale, con tanti ricordi legati all'infanzia, all'adolescenza, vissuta in un paese irpino (ricordi suscitati dall'arrivo in paese di due degli amici più cari del protagonista), viene tribolata da strani incubi fatti dal protagonista.. Non sto a raccontarvo la storia. Spero che il libro venga pubblicato, perchè in Italia vengono messi in giro libri mediocri, che non meriterebbero la luce. non pubblicare questo sarebbe davvero stupido.
Pubblicità a parte..
Perchè parlo di un libro? Che c'entra con il Paradiso?
Il collegamento c'è. Ogni horro che si rispetti si basa sulla paura. E, molte volte, sulla morte o su una serie di morti, più o meno normali, che si possono, quasi sempre, legare a spiriti cattivi o a demoni vendicativi.
Bene. A forza di leggere pagine su persone morte..
Ieri notte ho sognato di essere morta io..
Ma, cosa assurda.. Io potevo vedere chi mi amava piangere per me... Ed è stato orribile. Io ero lì, ma nessuno mi vedeva. Vedevo il dolore che causavo io, la terrificante sensazione di esserci, ma non essere visto da nessuno, di continuare a esistere, non esistendo più.
E' stato orribile. Tanto che mi sono svegliata di sopprassalto e non ho ripreso sonno.
So che purtroppo, come dice una famoso detto 'SOLO DUE COSE SONO CERTE: LA MORTE E LE TASSE..'. Macabro, ma vero.
E da quell'incubo, ho pensato: e se tutto finisse?
A dire il vero quando si è giovani, non si pensa alla morte. Per noi è una cosa lontana, che tocca i vecchi, i malati...
Sappiano che non è così. Che si può morire ogni giorno. Per incindenti, per operazioni che non vanno bene.. E le malattie non ti colpiscono solo se sei grande..
Purtroppo ogni giorno muore un bambino. In Africa.. E senza andare troppo lontani, anche negli ospedali occidentali, muoiono di cancro o per cause violente, bambini di ogni età.
La morte, per quanto cupo possa sembrare, è una delle parti della nostra vita. Fa parte di noi. Tutto ha un inizio, tutto ha una fine.. E come dice quella persona che ha scritto quel libro 'c'è sempre qualcuno che decide per noi.. anche se ci può far male..'.
A dire il vero, non ho mai pensato di morire. Mi fa paura. Ho paura del dolore e della malattia. Ma ho paura di quel momento e, quando mi viene da pensare alla paura che mi potrà fare il momento in cui tutto finirà, dico: ci penso domani. Una Rossella O'Hara dei poveri diciamo.
Oggi però ho pensato alla morte non solo come trapasso, paura. Io ho visto il mio corpo in una bara (terrificante!!), tranquillo. E non mi ha fatto male quello. Mi ha fatto male vedere mia madre, mio padre, mio fratello, chi amo, piangere per me.
E quando mi sono svegliata ho pensato: e se succedesse?
Non mi consola l'idea del Paradiso. Ci sono delle situazioni che sono paradisiache, da vivi.
Un concerto.. La felicità di aver desiderato essere lì, ed esserci davvero. Cantare, ballare, gridare..
Un orgasmo.. Perchè no? Quella sensazione che ti fa toccare il Paradiso (non a caso) con un dito. Perdersi completamente, senza pensare, non aver il controllo di se stessi, ma essere felici..
Alle volte mangiare qualcosa di veramente buono.. Ridere a crepa pelle..
Sognare e realizzare i proprio sogni. Aver ragione e dimostrare che chi ti andava contro, aveva torto..
Faletti dice in un libro: perchè dobbiamo soffrire, imaparaee a fare l'amore, soffrire per questo, imparare a camminare, parlare, vivere i piaceri della vita se poi qualcuno ce li toglie con la morte?
Dio.. E' vero..
Perchè? Che consolazione c'è nel Paradiso. Preferisco pensare che ci sia una vita anche dopo, ma una vita terrena. Una vita dove lotti, ma nel quale sai essere felice, dove puoi crearti il tuo Paradiso, ma anche vivere di tutte quelle sensazioni belle o brutteche ci accompgnano.
Infondo la vita è una continuo lottare. Anche per essere felici.
Dicono che quando nasci devi piangere. Sapete che ci sono delle scienziate che dicono che non è una cosa salutare per il bambino? Che volgiono trovare un modo per far nascere i bambini ridendo? Io lo trovo idiota, perchè se si piange lo si fa per liberarsi dal liquido nei polmoni. Loro dicono , invece, che si risparmiano dei traumi..
Mah! A ognuno il suo..
Comunque. Nasciamo e piangiamo. E piangiamo se vogliamo qualche cosa, dato che non sappiamo parlare. Dipendiamo da qualcuno, ma basta che qualcuno ci ascolti, ci aiuti e siamo felici, abbiamo un fetta del nostro Paradiso..
Poi cresciamo. Smettiamo di piangere. O almeno si fa meno delle altre volte.. Piangi per amore, non c'è dubbio. Alle volte giuri (io per prima) che non succederà più. Ma infondo.. Se stai piangendo. E' solo perchè sei stao felice. Devi solo trovare il coraggio di vivere il tutto con nuovo ottimismo e non pensare che tutti possano farti soffrire. Altrimenti farai soffrire chi ci sarà dopo chi ti ha fato del male.
Penso che sia questo il bello della vita. Avere il coraggio di amare. Di lottare. Di piangere...
Il Paradiso, esista o no, dopo la morte, possiamo trovarlo anche qui. Magari nel momento in cui, dopo aver sofferto, ti poggiano il tuo bambino sul seno e te lo presentano. E tu lo porgi al padre, perchè possa perdersi nei suoi occhi acquosi...
E non ti importa se uno die due ti ferirà, un giorno. In tre vivete la gioia di esservi conosciuti. La più grande del mondo.
Il Paradiso è uno stato dell'animo. E se è vero che quando muori, perdi 21g, il peso esatto dell'animo, significa che si, sta abbandonando il tuo involucro odierno.. Ma ne sta cercando un altro, per vivere nuovi Paradisi.. Nuove lotte, nuove vittorie...
Nuove vite che vengono strappate al caso, ma felici di averlo fatto..
Ecco cos'è il Paradiso per me.
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